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Concerto di musica africana


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Storia
Si ritiene che il Senegal attuale sia stato popolato molto prima dell'era cristiana. Tracce di attività neolitica sono presenti su quasi tutto il suo territorio, in particolare sulle coste basse, e nei depositi alluvionali, dove sono state scoperte produzioni assai diversificate e belle ceramiche. Nella palude di Khant, nel delta, molti depositi di conchiglie contenenti, ad esempio, vasellame rotto, testimoniano la presenza di un'importante popolazione di pescatori e commercianti.
L'epoca protostorica (circa mille anni prima dell'era cristiana) segna la comparsa dei metalli nella vallata del Senegal, con depositi contenenti antichi forni da fusione con i loro camini, e tombe a tumulo.
Nel centro del paese, sconfinando nel Gambia, in una zona di 100 x 150 km di si trova un insieme di circoli megalitici. Lo stesso tipo di allineamenti si trova nel nordest della Repubblica Centrafricana. Questi popolamenti si consolidarono progressivamente, consolidandosi nella creazione di regni locali. La formazione dei primi regni conosciuti si registra a partire dal VII secolo, in particolare il Jolof, che avrebbe avuto lontane parentele con l'impero del Ghana, suo vicino orientale.
L'Islam, religione oggi prevalente nel Senegal, a cui appartiene più del 90% della popolazione, arrivò nell'XI secolo.
Dopo l'arrivo di vari colonizzatori europei, in Senegal s'installarono i francesi, fondando nel 1659 la città di Saint-Louis che diventò la prima capitale del Senegal e successivamente capitale dell'Africa Occidentale Francese (AOF). Nel 1677 i francesi occuparono anche l'isola di Gorea, che fece del Senegal uno dei principali centri della tratta degli schiavi.
Nel 1902 la capitale dell'Africa Occidentale Francese, eretta colonia autonoma, divenne Dakar. Nel 1959 il Sudan francese (attuale Mali) e il Senegal si fusero a formare la Federazione del Mali, che divenne completamente indipendente il 20 giugno 1960. La federazione tuttavia non resse alla decolonizzazione, e già il 20 agosto 1960 il Senegal e il Sudan francese dichiaravano la propria indipendenza.
Un nuovo tentativo di federazione, stavolta con il Gambia (da cui il nome Senegambia), ebbe luogo nel 1982 - ma non entrò mai veramente in vigore la federazione stessa si dissolse nel 1989.
Politica
Divisioni amministrative
Territorio
Il territorio è quasi completamente pianeggiante, a parte la zona vulcanica che forma la penisola di Capo Verde. I fiumi più importanti sono il Senegal, che segna il confine settentrionale, il Gambia e il Casamance; tutti gli altri corsi d'acqua hanno carattere torrentizio. A sud sono costellate di lagune. Il clima è caldo e tropicale, con una stagione secca e una umida; la zona nord-orientale confina però con il Sahel e rischia di seguire il suo destino di siccità: il Senegal è, infatti, uno degli stati più minacciati dalla desertificazione.
Economia
Il Senegal è un Paese povero, ma la sua economia è più sviluppata rispetto a quella dei paesi vicini. Numerosi sono gli investimenti di capitali stranieri, soprattutto francesi. In passato, fino a una ventina d'anni fa, la coltura principale era quella delle arachidi; adesso si sono sviluppate altre coltivazioni alimentari e la pesca, che hanno dato impulso allo sviluppo recente dell'industria: oleifici, impianti per la lavorazione del pesce, dello zucchero e della birra. Particolarmente importanti sono le piantagioni di cotone e di canna da zucchero. L'agricoltura di sussistenza fornisce miglio, mais e manioca ma non è sufficiente a sfamare una popolazione in rapida crescita. Consistente è l'allevamento di bovini, caprini e ovini. Il sottosuolo fornisce fosfati e minerali di titanio. Le industrie principali sono quelle alimentare e tessili; in crescita l'industria chimica, meccanica e delle calzature. Discrete sono le reti stradale e ferroviaria. In progressivo sviluppo è anche il turismo, soprattutto balneare. Dal 2000 un cavo a fibra ottica collega il Senegal con il Sudamerica e l'Europa.

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