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venerdì 3 settembre 2010
dalle ore 22.30
immagine:  LES TROUBLAMOURS Dal 1996 i francesi Les Troublamours giocano con la sperimentazione. La loro musica è frutto di una ricerca che coinvolge la musica francese del dopoguerra da Edith Piaf a Leo Ferrè, da Jacques Brel a Georges Bressens, passando per Marc Perrone, Pascal Comelade, Nino Rota, Federico Fellini, per la tarantella e la pizzica, attraverso la musica balcanica, e la musica yiddish. Les Troublamours è il risultato di una serie strana di commistioni. Un modo un poco strano di prendere qualcosa da tutti i posti in cui si è stati, mettere tutto insieme e farne un proprio modo d'essere, un proprio stile personale. I Balcani incontrano le percussioni del sud Italia, nei ritmi di tarantelle, pizziche e tammuriate dall'emozione accesa, che a loro volta si intrecciano con caldi tappeti ritmici di matrice africana, ai quali si aggiunge il canto, che si fa affermazione di una gioia selvaggia ed espressione di un blues gitano.

I musicisti Simon Ferrari (voce, sassofono); Bruno Bernès (tamburelli e voce); Emmanuel Ferrari (fisarmonica e voce); Eric Chafer (bassotuba); Michaele Fernandez (tamburo, nacchere, campane e voce) incontrano Giorgio Distante (tromba), Manuela Salinero (zarb), e le voci salentine di Maria Mazzotta ed Enza Pagliara.
La strada è il campo prediletto dei Troublamours dove si può in ogni momento sbarcare per creare degli spazi di comunicazione, di differenziazione sensibile, suscitare l'emozione, la reazione, smuovere i sentimenti, scuotere la crosta dell'amore, risvegliarlo. La strada è l'arteria della città in cui scorre il suo sangue: gli uomini. Vi si può commuovere il vagabondo inalterabile e il passante frettoloso e dare un senso all'impegno dell'artista.
''Tadgiguinia, è il nostro paese di provenienza. È un paese che non esiste nella realtà ma che per noi rappresenta il luogo ideale da dove provengono tutte le nostre idee, le nostre musiche'', sottolinea Emmanuel Ferrari. ''È un progetto a cui teniamo molto e che per il momento fa parte dei racconti che accompagnano i nostri concerti. Il nome è frutto della contrazione di Tarantella Gitano-Guinguette che è il modo con cui ci piace definire la musica che facciamo''.
''I Troublamours sono i lontani discendenti dei trovatori (Troubadours), musicisti poeti itineranti che segnarono i loro cammini nel medio evo'' continua Emmanuel. ''I Troublamours sono il frutto di un errare moderno che vuole che le nostre radici si perdano un po' dappertutto in Europa, e nel mondo... ma più in particolare verso l'Italia terra dall'incredibile patrimonio musicale''

Per informazioni:328/1811324-335/5916523

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