sabato 28 settembre 2013
dalle ore 22.30
Stranieri in terra straniera, stranieri
gli emigranti di tutti i tempi,
migranti noi nel nostro passato.
Nel lento dissolversi delle coscienze
e dei ricordi, ripercorrere le tracce
del suono popolare significa
riscoprire uomini e donne, la loro
pelle, le loro parole mai perdute,
compiere un viaggio nel
Mediterraneo e oltre, alla ricerca di
storie e di melodie forestiere di
mondi solo ufficialmente stranieri
fra loro.
Dalla fusione di diverse tradizioni e
culture musicali nasce il progetto
dei Forasteri: con un ritmo serrato e
coinvolgente balli frenetici si
alternano a melodie d'amore struggenti, a canti politici e sociali. Dalle Alpi alle coste della Grecìa salentina,
dal Caucaso al Baixo Alentejo, le diverse tradizioni popolari si mescolano e si arricchiscono con sonorità
intense e contaminate. Il filo conduttore durante tutto il concerto è la voce del popolo, un unico grande
racconto di vita, d'amore e di lotta che supera qualsiasi barriera fisica e ideologica.
I Forasteri nascono nel 2005 dall'incontro di giovani musicisti provenienti da diverse realtà e background
musicali.L'incontro avviene nel nord della Toscana, nella città di Carrara, città del marmo e d'anarchia, un
luogo dove la dura lotta per la sopravvivenza e il miglioramento delle dure condizioni di lavoro in cava creò
le condizioni per il fiorire degli ideali libertari e antifascisti. ''Adoro il popolo, la mia patria è il mondo...'',
scriveva l'internazionalista toscano Francesco Bertelli, al ritorno dalla tragica esperienza della Comune di
Parigi: da qui parte la nostra ricerca di saperi e memorie che appartengono alla cultura popolare a tutte le
latitudini, animati da una passione e curiosità onnivore che non conoscono limiti o confini ''nazionali''.
La diversa provenienza geografica e musicale dei componenti del gruppo ha apportato sempre nuovi spunti e
suggestioni al repertorio folk tradizionale e così da un primo nucleo di tarantelle, ''pizziche'' e serenate del
sud Italia, il progetto musicale si è arricchito di canti e sonate del centro e nord d'Italia, canti di lavoro, canti
politici e d'amore per poi raggiungere l'area balcanica, caucasica, portoghese e spagnola.
Tema principale di ogni spettacolo è il viaggio attraverso la memoria collettiva dei popoli, talora riproposta
con fedeltà filologica, talvolta ripresa e rivisitata in chiave moderna, alternando momenti e sonorità tipiche
della musica etnica mediterranea a fraseggi swing, blues e jazz, in un mix ormai noto come ''musica world''.
I Forasteri sono:
Brigitta Casieri, Nicola Bellulovich, Siro Nicolazzi, Natalia Caprili e Riccardo Marconi
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