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sabato 21 aprile 2007
Dalle 16 alle 19
immagine:  Seminario di tamburo italiano Sabato 21 aprile, seminario di tamburo a cornice a cura del maestro
Vito De Lorenzi.
Alla fine, prevista per le ore 19,00, cena e festa con balli e musica.
Se sai suonare porta lo strumento e facciamo una suonata tutti insieme.

VITO DE LORENZI:
Vito De Lorenzi studia percussioni al Liceo Musicale Paisiello di Taranto, batteria jazz con il Maestro Fabio Accardi e percussioni orientali con un musicista israeliano. Prosegue lo studio del tamburello e di altri tamburi a cornice, inserendo quest'ultimi in particolari set di batteria. È guida alla tappa leccese della mostra internazionale di strumenti a percussione "L'ombelico del Mondo", sponsorizzata dalla U.F.I.P. È docente del corso propedeutico di tamburi a cornice nella Scuola di Musica Popolare del Conservatorio Tito Schipa di Lecce, ideata dal Maestro Daniele Durante. Nel 2004 conduce numerosi stage di percussioni a livello nazionale ed europeo. Insegna batteria nell'Accademia di musica moderna dei fratelli Mancarella e percussioni nella Scuola di musica, teatro, danza popolare di Lecce. Approfondisce lo studio dei tamburi a cornice con i maestri Alfio Antico, Arnaldo Vacca e Nando Citarella. Nel 2001/2002 inizia a collaborare con importanti formazioni di musica popolare del Salento, fra cui il Canzoniere Grecanico Salentino e di musica acid-jazz con Sottopalco. Prosegue l'attività concertistica ed incide con il cantastorie Tonino Zurlo il Cd Jata Vient", distribuito dal Manifesto; con il Canzoniere Grecanico Salentino i Cd "Serenata" e "Alla riva del mare" distribuiti da Salento altra musica edizioni; con Manigold (nuova formazione salentina di musica etno-jazz) il Cd "Tracce di Sud" prodotto e distribuito dall'etichetta Finisterrae di Roma; con Tabulè (trio di musica etnica) alcune tracce del Cd "Marie Merci" prodotto e distribuito dalla C.N.I. Inoltre collabora con l'Orchestra della Provincia di Lecce al progetto Pizzica Sinfonica del Maestro Piero Milesi, dove è solista nella parte "le voci della terra" per tamburello e orchestra. Nel 2003 incide nel Cd "Jentu" dei Nididarac prodotto da V2 e distribuito da Sony Music Entertainment (Italy) SpA. Inizia a collaborare con gli ANIMA, che esordiscono con un Cd live intitolato "La Notte della Taranta" e distribuito con la Gazzetta del Mezzogiorno. Nel 2004 inizia a collaborare con Teresa De Sio e suona nel Cd "A sud a sud" prodotto da Maria Laura Giulietti e Teresa De Sio e distribuito dalla Venus. È attualmente impegnato in attività concertistiche con: Teresa De Sio (tour di presentazione del Cd), Manigold e Canzoniere Grecanico Salentino, oltre che con gli ANIMA e con la VITO DE LORENZI BAND.


VITO DE LORENZI
"NUOVE RONDE", il suo nuovo disco.
GAS TONE RECORDS

Nuove Ronde, strade musicali intrecciate nell'opera prima del batterista-percussionista salentino, Vito De Lorenzi, abile anche nel tracciare linee oblique di chitarra classica e fiati sincopati con l'armonica.

Direttrice del lavoro è la voglia di ripensare alcune delle più note storie musicali della tradizione pugliese, costruendo trame melodiche e armoniche altre, coniugando le monodie salentine alle aperture tipiche del jazz, guardando anche alla musica latina piuttosto che alla classica.

Merito del progetto è l'alto livello delle rielaborazioni, sempre efficaci, fascinose, dirette, ma forse proprio per il significativo e originale percorso proposto sarebbe stato bello scommettere anche su testi originali, evitando di cadere in un repertorio di standard, ormai abusati nella discografia di settore.

Ci sembra, insomma, una scommessa che avrebbe potuto raggiungere con maggiore efficacia un prezioso equilibrio tra musica d'autore e spazi sonori.

Va sottolineato l'alto valore espresso dai musicisti, ed in particolare, le splendide voci di Valentina Madonna, capace di essere leggera e duttile nei brani "Le tre sorelle" e "Kali Nifta", Dario Muci elegante e prezioso in "Beddha ci stai luntana" e "Nunnerie" ed Elisabetta Macchia che ci ha rapiti con la sua "Fronne d'alìa".

Grandi meriti hanno le sapienti mani di Valerio Daniele (chitarre), ben sorrette dai bassi di Marco Bardoscia e Giuseppe Spedicato, approdo delle arcate virtuose di Redy Hasa.

Si fanno notare, inoltre, i fiati dei talentuosi Antonio Esperti, Raffaele Casarano, Giorgio Distante ed i sospiri dell'organetto di Claudio Prima.

Insomma un lavoro aperto e solare, ricco di anfratti in cui perdersi e ritrovarsi, carico di immagini possibili e genitore di un messaggio musicale che riesce a restituire alle tracce della musica popolare un bagaglio di sensualità asciutta e priva di orpelli, spesso dimenticata, troppo facilmente edulcorato nell'idea che la semplicità debba sfociare nella banalità e nell'oleografia di maniera.

Nuove ronde dove incontrare se stessi nella profondità di un mare fatto di persone, storie, misteri.

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